Come detrarre dalle tasse le spese sanitarie
Le detrazioni per le spese sanitarie sono presenti nella totalità delle dichiarazioni dei redditi, compresi i moduli 730.
Quest'anno non è più necessario allegare agli scontrini anche la ricetta del medico. Dalla dichiarazione del 2010 il fisco ritiene validi soltanto gli scontrini, a patto che siano "parlanti", cioè che su di essi compaia il codice fiscale del contribuente.
La novità è stata introdotta per rispettare la privacy dei cittadini contribuenti.
Con il sistema precedente infatti il Caf o il commercialista al quale si sottoponeva il 730 sapevano quali problemi di salute avesse il proprio cliente.
Sullo scontrino della farmacia non si può più leggere il nome della medicina, ma semplicemente il codice di immissione al commercio. Quello per i farmaci comincia sempre con A0 e questo particolare permette al contribuente di verificare se lo scontrino è fiscalmente utile, tenendo conto che sono esclusi dal beneficio della detraibilità i parafarmaci, gli integratori alimentari e tutti i prodotti non contrassegnati, sul ticket, dallo "A0" iniziale.Se il totale delle spese sostenute per il dichiarante e i famigliari a carico supera 15.493,71 euro, lo sconto fiscale può essere ripartito in quattro quote annuali del medesimo importo. Se la spesa totale è inferiore a 129,11 euro, non si può detrarre nulla. Se la spesa è maggiore allora si può detrarre il 19%.
giovedì 13 maggio 2010
venerdì 30 ottobre 2009
Invalidità civile
News 2009
Comunicato stampa FAVO (Federazione Italiana della
Associazioni di Volontariato in Oncologia)
Roma, 30 ottobre 2009 – Presso il Coordinamento
Generale Medico Legale dell’INPS sono state presentate
alle Associazioni dei malati le nuove procedure introdotte
dall’Istituto, in ottemperanza alla Legge 102/2009, con
riferimento alla gestione dell’intero processo di
riconoscimento dell'Invalidità Civile. La FAVO, che da
anni collabora con l’INPS, è stata espressamente invitata a
partecipare all’incontro anche grazie alla sensibilità del
Dott. Mastrapasqua, Presidente dell’INPS, verso i
cittadini ammalati di cancro. L’avv. Elisabetta Iannelli,
segretario nazionale FAVO ha portato il contributo del
volontariato oncologico alle innovazioni procedurali e
telematiche del sistema di gestione delle invalidità civili. La
nuova organizzazione dell’Invalidità Civile progettata
dall’INPS riesce finalmente a risolvere le principali criticità
che negli anni hanno comportato gravi disparità di
trattamento tra le Regioni nei tempi di risposta al cittadino.
La FAVO, in occasione della giornata nazionale del malato
oncologico del maggio 2009, aveva denunciato gravi ritardi
nell’accesso ai benefici connessi all’invalidità civile e
all’handicap che si verificano in alcune regioni italiane. Il
Governo, su indicazione dell’INPS e sollecitazione della
FAVO, per unificare a livello nazionale la procedura di
accertamento delle invalidità civili, ha stabilito che dal 1°
gennaio 2010 le domande per l’accertamento
dell’invalidità e dell’handicap dovranno essere presentate,
per via telematica, direttamente all’INPS che, da parte sua,
si è impegnato a concludere l’intera procedura dalla
domanda al pagamento della prestazione economica in
120 giorni. Inoltre, per quanto riguarda in particolare i
malati neoplastici, l’INPS ha confermato e rafforzato le
apposite linee di indirizzo volte a velocizzare l'accesso alle
prestazioni come già previsto dalla legge 80/2006 (n.d.r.:
visita medica entro 15 gg.), emanata grazie all’impulso del
volontariato oncologico rappresentato dalla FAVO. La
FAVO plaude all’azione di rinnovamento voluta dal
Presidente dell’INPS, che viene apprezzata come un
segnale della volontà del vertice dell’istituto di dare
risposte concrete alle necessità di assistenza dei cittadini.
L’atteso riordino complessivo della materia delle Invalidità
Civili appare finalmente improntato a fornire prestazioni in
tempi certi ai cittadini che ne hanno diritto, consentendo al
tempo stesso anche un netto miglioramento della qualità del
servizio e una completa trasparenza dell’iter
amministrativo.
Comunicato stampa FAVO (Federazione Italiana della
Associazioni di Volontariato in Oncologia)
Roma, 30 ottobre 2009 – Presso il Coordinamento
Generale Medico Legale dell’INPS sono state presentate
alle Associazioni dei malati le nuove procedure introdotte
dall’Istituto, in ottemperanza alla Legge 102/2009, con
riferimento alla gestione dell’intero processo di
riconoscimento dell'Invalidità Civile. La FAVO, che da
anni collabora con l’INPS, è stata espressamente invitata a
partecipare all’incontro anche grazie alla sensibilità del
Dott. Mastrapasqua, Presidente dell’INPS, verso i
cittadini ammalati di cancro. L’avv. Elisabetta Iannelli,
segretario nazionale FAVO ha portato il contributo del
volontariato oncologico alle innovazioni procedurali e
telematiche del sistema di gestione delle invalidità civili. La
nuova organizzazione dell’Invalidità Civile progettata
dall’INPS riesce finalmente a risolvere le principali criticità
che negli anni hanno comportato gravi disparità di
trattamento tra le Regioni nei tempi di risposta al cittadino.
La FAVO, in occasione della giornata nazionale del malato
oncologico del maggio 2009, aveva denunciato gravi ritardi
nell’accesso ai benefici connessi all’invalidità civile e
all’handicap che si verificano in alcune regioni italiane. Il
Governo, su indicazione dell’INPS e sollecitazione della
FAVO, per unificare a livello nazionale la procedura di
accertamento delle invalidità civili, ha stabilito che dal 1°
gennaio 2010 le domande per l’accertamento
dell’invalidità e dell’handicap dovranno essere presentate,
per via telematica, direttamente all’INPS che, da parte sua,
si è impegnato a concludere l’intera procedura dalla
domanda al pagamento della prestazione economica in
120 giorni. Inoltre, per quanto riguarda in particolare i
malati neoplastici, l’INPS ha confermato e rafforzato le
apposite linee di indirizzo volte a velocizzare l'accesso alle
prestazioni come già previsto dalla legge 80/2006 (n.d.r.:
visita medica entro 15 gg.), emanata grazie all’impulso del
volontariato oncologico rappresentato dalla FAVO. La
FAVO plaude all’azione di rinnovamento voluta dal
Presidente dell’INPS, che viene apprezzata come un
segnale della volontà del vertice dell’istituto di dare
risposte concrete alle necessità di assistenza dei cittadini.
L’atteso riordino complessivo della materia delle Invalidità
Civili appare finalmente improntato a fornire prestazioni in
tempi certi ai cittadini che ne hanno diritto, consentendo al
tempo stesso anche un netto miglioramento della qualità del
servizio e una completa trasparenza dell’iter
amministrativo.
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mercoledì 31 dicembre 2008
Diritti
CARTA DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON INCONTINENZA
1. Diventare, ove possibile, continenti o ridurre l’incontinenza.
2. Ricevere, in tempi rapidi e certi, senza discriminazione alcuna, i servizi e l’assistenza necessari al proprio stato di salute.
3. Ricevere una corretta diagnosi.
4. Essere informati in modo esauriente e comprensibile, sulla diagnosi, sul proprio disagio, sulla possibile evoluzione della patologia e sull’impatto che essa ha sulla "qualità e quantità di vita".
5. Essere informati su tutti i rimedi, gli ausili disponibili e sulle tecniche riabilitative, sui vari trattamenti medici e chirurgici, sui vantaggi e svantaggi di ciascuno di essi, in riferimento alla propria condizione, onde poter esercitare il diritto di "libera scelta", in modo informato e partecipativo.
6. Essere informati, in modo esaustivo ed imparziale, su tutti i dispositivi medici ottenibili gratuitamente dal servizio sanitario nazionale e regionale, nel pieno rispetto delle proprie necessità fisiologiche e della "libertà di scelta".
7. Avere accesso ad adeguate terapie ed essere curati con le terapie farmacologiche, riabilitative e chirurgiche, innovative ed adatte al proprio caso.
8. Esercitare il diritto "di mobilità", grazie alla costruzione di bagni pubblici nel territorio. I bagni devono essere "mappati e segnalati" alla cittadinanza.
9. Avere accesso ai necessari controlli ed avere la possibilità di modificare il trattamento, ove opportuno ed indicato dal medico o da altro professionista sanitario.
10. Avere un punto di riferimento all’interno del territorio, grazie ad un pool di professionisti dell’incontinenza (urologi, uro-ginecologi, coloproctologi, medici, andrologi, sessuologi, geriatri, ostetriche, fisioterapisti ed infermieri), che in collaborazione con i medici di famiglia garantiscano la continuità e la multidisciplinarietà delle cure.
Copyright della Federazione Italiana Incontinenti - FINCO. Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione e la trasmissione in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico, comprese fotocopie, registrazioni o altro tipo di sistema di memorizzazione o consultazione dei contenuti, sono assolutamente vietate senza il consenso scritto della FINCO nazionale.
Pubblicazione Guida incontinenza in formato .pdf scaricabile
Foto: ribbon_83.jpg copyright 2008 by Mario Malaguti
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martedì 16 dicembre 2008
Associazione Italiana
Oltre alla tutela della qualità di vita dei pazienti incontinenti la FINCO, Federazione Italiana Incontinenti, è attenta alla qualità dei dispositivi medici (pannoloni, traverse, sonde, cateteri, tamponi vaginali, anali, etc.), rivendica la rimborsabilità dei farmaci per la continenza e l’utilizzo delle nuove tecnologie mediche e chirurgiche.
L’Associazione tutela i pazienti oncologici e i familiari, che a causa di un tumore alla prostata, vescica, collo dell’utero, pavimento pelvico, etc., spesso soffrono di incontinenza e non trovano risposte adeguate ai propri bisogni (cura, prevenzione, assistenza, riabilitazione, dispositivi medici adeguati, carenza di bagni pubblici, diritti sessuali, tematiche psicologiche, lavoro, scuola, hospice, etc.).
La FINCO è un punto di riferimento per l'incontinente come APS lo è per lo stomizzato.
Foto: barriera.jpg copyright 2008 by Mario Malaguti
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venerdì 12 dicembre 2008
Avviamoci
L'incontinenza urinaria è un grande tabù sociale, sconfiggerla o semplicemente limitarla significa migliorare la "qualità di vita" delle persone che ne soffrono.
Questo è il nostro grande impegno sociale e su tali temi dobbiamo sempre confrontarci.
Francesco Diomede
Questo è il nostro grande impegno sociale e su tali temi dobbiamo sempre confrontarci.
Francesco Diomede
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